Alzi la mano chi non ha mai sentito parlare almeno una volta di EMPATIA nel proprio ambito lavorativo, all’interno di un team di lavoro, nel corso di una conversazione quotidiana con collaboratori, colleghi o anche con un proprio superiore. Sbaglio se affermo che sarebbe più facile trovare il famoso “ago nel pagliaio..”?
Quante volte tra i Leader aziendali, i manager e responsabili di settore in genere viene vantata la pratica dell’EMPATIA, uno degli elementi fondamentali dell’ Intelligenza emotiva, per sottolineare approcci gestionali ed interpersonali di successo, salvo poi accorgersi che l’operatività scorre su sentieri già battuti e caratterizzati da stili di leadership autoreferenziale, improntata al COMANDO E CONTROLLO perché è così che in fondo si è sempre fatto per una gestione più comoda delle organizzazioni e per poter raggiungere gli obiettivi prefissati ?
Certo, so che in questo momento molti di quanti leggono staranno facendo SI con la testa, a conferma finanche di una sorpresa nello scorgere come tutto ciò molte volte sia insito anche tra i propri stili comportamentali ed atteggiamenti di comunicazione interpersonale. E quindi, forse vale veramente la pena fermarsi 5 minuti e chiedersi:
- Ma cosa in effetti è l’EMPATIA
- Come si manifesta ?
- A cosa serve e chi effettivamente ne beneficia ?
- L’EMPATIA è la capacità di “entrare nella stessa lunghezza d’onda” di un’altra persona, di sintonizzarsi con i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue emozioni, significa CAPIRE COSA L’ALTRO PENSA e PROVA . E’ una parola che deriva dal greco antico, significa sentire dentro, ed è di fondamentale importanza per poterla sviluppare osservare prima ed attentamente l’effetto prodotto dalle NOSTRE PAROLE, ATTEGGIAMENTI ED AZIONI SUGLI ALTRI.
“In termini di capacità sensoriale la maggior parte delle persone che incontro sono handicappate. Una quantità incredibile di esperienze passa loro accanto senza che se ne accorgano.” (Richard Bandler).
Questa citazione di Bandler rende molto bene l’idea di come sia importante partire, in primis, da una introspezione utile ad analizzare i propri sentimenti ed emozioni, i propri stati d’animo per poi essere in grado di capire meglio anche gli altri, trasmettendo questo fondamentale elemento. - L’EMPATIA si manifesta con l’attento ASCOLTO… dell’interlocutore, quindi per esempio un manager si metterà in una posizione di CURIOSITÀ rispetto ad un collaboratore e non di GIUDIZIO, creando così un clima di FIDUCIA necessario per una collaborazione ed un rapporto professionale ed umano di qualità e rispetto, elementi che accelerano risultati caratterizzati da alte PERFORMANCE.
“La cosa più importante nella comunicazione è SENTIRE ciò che non viene detto” (Peter Drucker) - Quando un manager, un responsabile di settore ed un leader praticano l’EMPATIA con costanza e metodo danno vita a rapporti di collaborazione trasparenti e produttivi, improntati ad una comunicazione efficace e chi verranno prodotti risultati e PERFORMANCE DI ALTA QUALITÀ.
Un rapporto empatico fungerà altresì da antidoto a rapporti “dissonanti” e ad incomprensioni, comportando quindi grossi BENEFICI in tutto l’ambiente aziendale, e sarà inoltre una eccezionale LEVA DI INFLUENZA, cosa fondamentale soprattutto per chi si cimenta in attività di vendita.
- L’EMPATIA è la capacità di “entrare nella stessa lunghezza d’onda” di un’altra persona, di sintonizzarsi con i suoi pensieri, i suoi sentimenti e le sue emozioni, significa CAPIRE COSA L’ALTRO PENSA e PROVA . E’ una parola che deriva dal greco antico, significa sentire dentro, ed è di fondamentale importanza per poterla sviluppare osservare prima ed attentamente l’effetto prodotto dalle NOSTRE PAROLE, ATTEGGIAMENTI ED AZIONI SUGLI ALTRI.
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