Nuova cultura della performance per organizzazioni flessibili e vincenti

Nuova cultura della performance per organizzazioni flessibili e vincenti

È fuor di dubbio che negli ultimi anni le grandi innovazioni tecnologiche che si sono succedute, con il corollario di nuove competenze richieste ed i conseguenti aggiustamenti organizzativi, di processo e decisionali in ambito aziendale e professionale hanno portato molti imprenditori, manager, professionisti ma anche collaboratori a porsi diverse domande sul come fare per rimanere allineati alle nuove esigenze del mondo del lavoro senza perdere in competitività ed in produttività. Eccone di seguito alcune, emerse anche in occasione di un qualche confronto con operatori economici di diversi settori e diverse qualifiche:

  • Qual è il mind-set più adatto oggi per una azienda che volesse perseguire un percorso di crescita costante e di sviluppo in un mercato sempre più competitivo?
  • Quali sono le competenze più importanti da rinforzare nei collaboratori e quali quelle nuove da acquisire anche per i manager?
  • Quali sono le aree di sviluppo su cui lavorare?
  • Cosa sarà necessario cambiare o sviluppare per rimanere allineati alle nuove esigenze del mondo del lavoro e per poter sopravanzare la concorrenza?
  • Quali altri fattori contribuiranno al successo ed alla flessibilità adattativa dell’azienda e dei suoi dipendenti e collaboratori nel prossimo futuro?
  • Come sarà possibile attuare tutto ciò e con quali strumenti potranno essere misurati questi passaggi evolutivi?
  • Cosa succede o cosa invece non avviene, se si continua ad agire come è sempre stato fatto?

Ecco, domande o riflessioni come queste, ma potremmo aggiungerne altre ancora, sono senza ombra di dubbio ricorrenti o ben presenti oggi più che mai in chi in qualità di imprenditore, manager e professionista abbia a cuore il futuro prossimo della sua azienda e quello dei suoi dipendenti o collaboratori.

Un fondamentale step finalizzato a dare risposte funzionali ed efficaci , è rappresentato da un nuovo approccio al mercato del lavoro e delle professioni, incentrato su UNA NUOVA CULTURA DELLA PERFORMANCE, che a cascata coinvolga tutti gli attori a partire dai vertici aziendali per arrivare ai collaboratori, consentendo così alle aziende di operare per il raggiungimento di nuovi successi futuri in una veste di maggiore flessibilità organizzativa e coinvolgimento, e contribuendo a diminuire anche il rischio di ERRORE UMANO (uno dei rischi per il successo delle organizzazioni) che molte volte è conseguenza del poco impegno e dello scarso coinvolgimento del personale.

Un nuovo approccio quindi che dia nuova enfasi all’importanza del GIOCARE DA VERA SQUADRA, che ponga l’accento sulla necessità di ESSERE o DIVENTARE FLESSIBILI mentalmente ed operativamente, per meglio e più rapidamente rispondere alle nuove sfide. Uno step che preveda poi anche NUOVI STILI DI LEADERSHIP più funzionali ad un mondo in costante mutamento, e che promuova una cultura di APPRENDIMENTO CONTINUO.

Ma cosa in concreto sta a significare muoversi verso un obiettivo così ambizioso, sviluppare quindi una NUOVA CULTURA DELLA PERFORMANCE? Quali passaggi prevede e come misurarla?

Eccone alcuni punti importanti, che danno l’idea di come si tratti veramente di un cambio di paradigma mentale e concettuale da porre in essere per poter apportare significativi vantaggi alle aziende ed al mondo del lavoro in generale:

  • Bilanciamento e coerenza tra BENEFIT (retribuzione e non solo) e RISULTATI LAVORATIVI, così da portare il collaboratore a performare sempre più in allineamento con gli obiettivi prefissati.
  • Definizione precisa di PARAMETRI di PERFORMANCE misurabili sulla base delle caratteristiche delle persone, cosa sulla quale LE NEUROSCENZE ed il COACHING ci vengono incontro con NUOVI E PRECISI STRUMENTI VALUTATIVI.
  • DINAMISMO ORGANIZZATIVO (nei ruoli e competenze aziendali), così da portare anche empiricamente le persone a cimentarsi in diversi ruoli dove poter esprimere appieno il loro talento anche in coincidenza di nuove motivazioni e responsabilità, sempre sulla scorta di valutazioni fatte a monte sulle caratteristiche personali misurabili, così come le conseguenti performance.
  • Maggiore COINVOLGIMENTO dei collaboratori nei PROGETTI creando sempre nuovi stimoli motivazionali per avere alte prestazioni e alta produttività, creando una chimica positiva nell’interazione e comunicazione tra gli attori coinvolti.
  • Promuovere il FOCUS COSTANTE SUGLI OBIETTIVI INTERMEDI, spezzettando in pratica l’obiettivo finale in tanti piccoli…(ma non meno importanti, in quanto funzionali al finale) micro-obiettivi intermedi, che portano la motivazione e la performance ad essere sempre finalizzate nel breve, medio e lungo periodo, aiutando così anche i manager ad avere focus in tempo reale sulla situazione.

Altro fondamentale punto a favore della NUOVA CILTURA DELLA PERFORMANCE, è altresì quello di contribuire a sganciare finalmente il mondo aziendale più avveduto e lungimirante dallo stantio ma purtroppo sempre attuale approccio della “ricerca del colpevole” che molti danni causa (azzeramento di motivazioni e nessuna presa di responsabilità), a favore di un approccio ben più moderno ed efficace, imperniato sulla cultura del MIGLIORAMENTO ED APPRENDIMENTO CONTINUO.

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